Il dibattito sull’intelligenza artificiale e le sue applicazioni interessa anche il mondo dell’Università. Negli ultimi due anni, in particolare, la produzione scientifica sul tema è aumentata esponenzialmente. A una semplice ricerca online nelle categorie “business” e “management” del Web of Science (la più importante banca dati delle pubblicazioni scientifiche a livello planetario), il termine “artificial Intelligence” individua ben 5027 pubblicazioni scientifiche, delle quali quasi la metà (2254) divulgate a partire dall’anno 2022.
Nello stesso periodo, l’interesse di ricerca online è triplicato, se si confronta il dato rilevato a inizio periodo (1° gennaio 2022) con quello massimo raggiunto nel periodo (maggio 2023, posto uguale a 100). Insieme con il grande interesse delle comunità scientifiche è parallelamente cresciuta la consapevolezza dei rischi che l’IA può generare per i suoi potenziali impatti economico e sociale: ad esempio, sul mercato del lavoro, sulle diseguaglianze economiche e reddituali, sulla struttura di interi settori industriali, sulle filiere logistiche e distributive, sugli ecosistemi produttivi, sulle disparità territoriali e così via.
Proprio per questo in seno alla Sima, la Società Italiana di Management (https://societaitalianamanagement.it/en/portfolio-item/intelligenza-artificiale-nel-management/) che raccoglie docenti universitari da tutta Italia, è nato un gruppo tematico ad hoc. Alla guida c’è Giovanni Battista Dagnino, docente alla LUMSA, con Nadia Di Paola dell’Università di Napoli Federico II come co-cordinatrice. Il gruppo, spiegano i due docenti “vuole attrarre tutti gli studiosi e le studiose che intendono contribuire alla ricerca sulla IA e porre a confronto, in modo fruttuoso, il pensiero, la progettualità e i contributi accademici con le elaborazioni, le prassi e le azioni dei practitioner del management (manager, consulenti, finanziatori, startupper e imprenditori) e delle parti sociali che vengono coinvolti sempre di più sul tema in modo da attivare un circolo virtuoso di sviluppo nell’interazione fra pratiche e conoscenza manageriale”. Obiettivo, infine “nell’ambito del gruppo tematico, è quello di promuovere collaborazioni di ricerca fra i partecipanti, nelle sedi nazionale e internazionale, e a rafforzare le interazioni con le imprese, le organizzazioni e le istituzioni, per approfondire le esperienze già avviate e riflettere insieme sui nuovi percorsi e sui nuovi scenari e avviare nuovi progetti di co-creazione della conoscenza”.