Immaginare una Voce non è impresa semplice, come si può presumere. La voce è uno dei caratteri che, in sinergia con la visione, maggiormente connota un’impressione, confeziona un’identità. L’immagine di un volto assume tutta la sua profondità cromatica, espressiva, emozionale col tono di una parlata.
Il Festival del Management era ancora un’idea (che dal greco idêin vuol dire proprio “vedere”), quando abbiamo iniziato a ragionare sul modo in cui si sarebbe raccontato. Il principio ha generato la caratterizzazione di un marchio, la brand identity, con i suoi valori racchiusi in una forma. Poi è arrivato il mood cromatico, la visual identity, con la sua personalità. Vitaminica e spiazzante, come il suo carattere. Ecco che la voce è arrivata in modo praticamente naturale. Una voce, pardon, un tone of voice gioioso, ironico, persino irriverente. Ci prende in giro bonariamente chiamandoci “tutti manager”, ma poi vuole genuinamente insegnarci come diventare dei “buoni manager”. Il Festival è un personaggio che ci strizza l’occhio e ci fa simpatia, sebbene non perda mai l’autorevolezza della sua spina dorsale accademica.
E così questa voce ha cominciato a rivelarsi sui canali e sugli strumenti che la laboriosa macchina del communication plan ha messo in moto: si è rivelato sul sito web, ha socializzato sui social media, si vanterà sulle campagne di promozione digitali e sulle affissioni in giro per Milano, parlerà a gran voce durante la conferenza stampa e si esibirà raccontandosi nel design di una exhibition area on-site.
Insomma, il nostro Festival del Management parla già molto di sé, ci auguriamo che siano gli altri – in tanti – a parlare presto di lui (e di noi).
Tania Di Bernardo
Head of Communication Festival del Management