Come avvenuto nella scorsa estate, anche quest’anno la SIMA-SIM-BAM School of Research Methods – Summer Edition 2024 si è svolta, questa volta dal 17 al 20 Luglio u.s., nella deliziosa cornice della Certosa di Pontignano, immersa nella campagna senese, con la presenza di una classe di studenti alquanto attiva e spiccatamente multiculturale. Il tema accattivante e al passo coi tempi della Summer School – ”An introduction to Python, Network Analysis and Machine Learning” – ha attratto 21 discenti tra dottorandi, post-doc e lecturer provenienti da 5 atenei e business school anglosassoni e 11 italiani per un totale di ben 16 istituzioni differenti. Una platea internazionale, con background e interessi di ricerca tanto interessanti quanto variegati!
Pur nella loro contiguità scientifica e applicativa, i temi trattati sono in buona parte eterogenei, in termini sia di contenuti sia di modalità di erogazione. Il primo giorno, sotto la guida di Gian Piero Cervellera (Università di Siena) e il supporto di Andrea Mecca (Università di Siena), i partecipanti hanno usato le applicazioni di Python integrandolo con ChatGPT. Il secondo giorno ha contemplato, una prima parte teorica – tenuta da Alessandro Caliandro (Università di Pavia) – e una seconda parte applicativa – tenuta da Ilir Rama (Università di Milano) – sul tema della Digital Network Analysis. La terza giornata, condotta da Michele Tumminello (Università di Palermo), è stata interamente dedicata al Machine Learning con la pratica attiva di importati applicazioni ai sistemi complessi. Infine, le attività di questa edizione della scuola hanno avuto compimento il sabato mattina con l’intervento di Simone Santoni (Bayes Business School di Londra), che ha introdotto gli studenti alla teoria e alla pratica della computation text analysis. Utilizzando i propri PC portatili, in aula gli studenti hanno avuto modo di cimentarsi con numerose applicazioni di Python, ChatGPT, ed R. Questo è un punto fondamentale che ha conseguito ampio riscontro positivo da parte dei partecipanti. Come ha infatti riferito uno dei partecipanti: “As a junior researcher, I appreciated most the presence of more experienced scientists in my field. Thus, this is an important motivation for me to tie well my shoestring.”
La sfida attuale per i giovani ricercatori? Imparare a utilizzare i software applicativi per poter gestire e rielaborare i big data utili per le loro ricerche: un’attività certamente non agevole o immediata, e che purtuttavia non può essere implementata se non si ha a disposizione la “giusta” cassetta degli attrezzi e il mindset adeguato! Ci auguriamo che, con la frequenza assidua di questa edizione estiva della School of Research Methods e l’impegno sicuro e costante profuso in essa, tutti i partecipanti abbiano avuto l’occasione per iniziare ad approfondire la conoscenza di alcuni strumenti fondamentali del nostro mestiere nel tempo attuale e nel mondo che verrà!