Come ricercatrici e ricercatori in Economia e Gestione delle Imprese sappiamo quanto l’attività di Terza Missione sia da portare avanti per valorizzare la nostra produzione scientifica e aprire le porte della ricerca al contesto sociale, economico e culturale in cui viviamo.
Ecco perché in SIMA crediamo fortemente nel media coverage dell’attività di ricerca dei nostri associati, e nell’importanza di assurgere le studiose e gli studiosi di Management a opinion leader e opinion maker affidabili e rilevanti.
Ricordiamo quindi le opportunità di copertura mediatica per i nostri associati che possono redigere articoli e editoriali grazie alle collaborazioni che SIMA ha attivato con:
– Mark Up – Rivista Cartacea (mensile) per tematiche legate al Marketing e Retail;
– Mark Up Digitale (fino a tre articoli mese) per tematiche legate al Marketing, Retail, Sostenibilità, Business Ethics, Innovazione;
– Corriere della Sera – Economia -versione digitale (mensile) per articoli e editoriali legati al mondo dell’Economia e Gestione delle imprese, sostenibilità, energia, innovazione, D&I.
In un mondo sempre più mutevole e complesso, la divulgazione scientifica su tematiche legate al mondo del Management può offrire davvero un impatto positivo per la società e il mondo imprenditoriale.
Scrivere un articolo divulgativo o un editoriale richiede tempo, tempo che potrebbe essere speso lavorando a un nuovo paper magari, ma questo non significa che sia uno spreco. Anzi!
Interagire con i media è reciprocamente vantaggioso per i professori e i giornalisti, per non parlare dei lettori.
Alcuni studi hanno dimostrato che la copertura mediatica e la visibilità sui social media di una ricerca aumentano l’impatto scientifico dei suoi autori, per esempio in termini di citazioni o di leadership in un particolare ambito di ricerca.
Inoltre, la produttività e l’impatto mediatico di una ricercatrice o un ricercatore sono in genere fattori rilevanti nelle decisioni relative alla sua carriera o a possibili nuovi mandati. Interagendo con i media gli accademici possono inoltre godere dei benefici della loro ricerca anche in termini di una maggiore reputazione e rilevanza verso un pubblico il più ampio possibile.
Infine, occorre ricordare che giornalismo e mondo accademico possono alimentarsi a vicenda. I giornalisti in genere lavorano con scadenze ravvicinate e producono contenuti a un ritmo più rapido rispetto ai ricercatori. Gli accademici, al contrario, pubblicano una manciata di articoli di ricerca all’anno e, come tali, hanno il tempo di approfondire un argomento in modo molto più dettagliato. La ricerca accademica, pertanto, in sinergia con il giornalismo, facilita l’apprendimento, mette in luce e approfondisce questioni chiave nella società, e può promuovere la crescita delle imprese.
Tuttavia, il settore è anche molto saturo. Migliaia di articoli di ricerca vengono pubblicati ogni anno da centinaia di università e business school.
Anche lo studio più considerevole e affascinante ha il potenziale di passare inosservato se non vi è l’opportunità di poterlo divulgare in maniera adeguata.
Ecco perché invitiamo le nostre associate e associati a cogliere queste opportunità mediatiche, trasferendo così la propria conoscenza scientifica a una audience più ampia possibile.
Ludovica Principato – Consigliera SIMA e Delegata SIMA per le Media Relations